Rosana Battista delle Grottaglie, clarissa (1610-1663), serva di Dio

22 Luglio

Nata a Grottaglie (Taranto), in una famiglia di letterati e poeti, a 17 anni si votò a Dio nelle clarisse del suo paese. Orfana in tenera età, approfondì forse proprio per questo la sua profonda e fervida devozione a Maria, la madre di Dio. Il Sud d’Italia era in quel tempo (sec. XVII) in balia di disordini politici e, in parte, anche religiosi. Il monastero di S. Chiara si trovava in una posizione persino centrale, e perciò era stato preso di mira dai facinorosi. Era il 25 luglio 1647. Mentre il resto della comunità cercava rifugio in chiesa, attorno all’altare, suor Rosana Battista, allora abbadessa del monastero, come aveva fatto già santa Chiara con i saraceni che volevano depredare S. Damiano, si presentò alla finestra del monastero con un crocifisso in mano. E con dolci parole, la giovane trentasettenne, raccontano le cronache, riuscì a calmare i bollori degli animi esagitati: il risultato fu miracoloso, e Grottaglie fu esente da ulteriori eccidi e saccheggi.
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Messaggero di Sant'Antonio