Marianna Saltini, religiosa francescana (1889-1957), serva di Dio

03 Dicembre

Marianna Saltini nasce a Fossoli di Carpi (Modena), nel 1889, terza figlia di Cesare e Filomena Righi. Sorella di don Zeno Saltini, fondatore di Nomadelfia, a 21 anni Marianna sposa il sarto Arturo Testi, da cui avrà sei figli. Rimane, però, vedova a 39 anni e a quel punto si pone immediatamente il problema di crescere i sei figli avuti dal marito, e decide di affidare i più piccoli ai parenti e di mandare i più grandi in collegio. A questo punto decide però di diventare la mamma di tanti bambini poverissimi e soprattutto di bambine che altrimenti sarebbero state ineluttabilmente destinate alla strada. Gira per le case più povere e sotto i portici delle città vicine per recuperare le piccole mendicanti e avvicina le prostitute per convincerle ad affidarle le loro figlie. Si tratta del "paradosso" di Mamma Nina, la «matta che aveva abbandonato i figli suoi per quelli degli altri». Nel marzo del 1936 il vescovo Carlo De Ferrari approva con statuto provvisorio la sua opera e il Comune di Carpi le concede in uso il Palazzo Benassi. Mamma Nina, già francescana secolare, fonda la congregazione delle Figlie di S. Francesco. Fino al giorno della sua morte, il 3 dicembre 1957 a Milano, Mamma Nina ha cresciuto oltre mille figlie, che ha salvato dalla strada e fatto studiare o avviato ad un mestiere.
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Messaggero di Sant'Antonio