Maria Rosa Pellesi, religiosa francescana (1917-1972), beata

01 Dicembre

Bruna Pellesi è modenese, di Prigano, dove nasce il 10 novembre 1917, ultima di nove figli e per questo la più coccolata in casa. Il destino è generoso con lei, le dà la bellezza, per nulla sgualcita dal duro lavoro nei campi con i fratelli, vivacità, voglia di vivere, l’amore di un ragazzo e, a diciott’anni, sei figli adottivi, orfani di due cognate, di cui occuparsi. Tutto ciò non le basta. Sogna un altro Amore cui donare la propria vita. A ventitré anni lascia la famiglia, diretta a Rimini, dove il 24 settembre 1941 veste l'abito delle Suore terziarie Francescane di S. Onofrio (in seguito chiamate Francescane missionarie di Cristo), prendendo il nome di suor Maria Rosa. Per qualche anno è maestra negli asili di Sassuolo e di Ferrara, poi è la malattia a segnare il resto della vita. Nel 1945 una grave forma di tubercolosi polmonare le spalanca le porte del sanatorio, dove passa i restanti ventisette anni di vita, percorrendo un lungo calvario di sofferenza, spesso di solitudine e di isolamento, che lei vive con coraggio. Non «si lascia vivere», ma si spende nell’aiutare e nell’essere vicina a quanti condividono la sua situazione. Consunta dalla malattia, scrive: «Lo dico in un momento in cui non posso tradire… quello che conta è amare il Signore. Sono felice perché muoio nell’amore, sono felice perché amo tutti». Muore a  Sassuolo il 1 dicembre 1972.
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Messaggero di Sant'Antonio