Giovanni Forest, sacerdote francescano e martire (1471-1538), beato

22 Maggio

Inglese, di Oxford, dove nasce nel 1471, Giovanni Forest a diciassette anni entra nel convento di Greenwich dei frati minori osservanti. Ordinato sacerdote, la regina Caterina, moglie di Enrico VIII, lo sceglie come confessore. I buoni rapporti con la corte si guastano quando il re pretende che il Papa riconosca la nullità del suo matrimonio e l’avallo del nuovo legame con Anna Bolena. A causa del rifiuto papale e della successiva condanna, nel 1534, il re sopprime, tra l’altro, i conventi dei francescani, rei di non aver sostenuto la sua causa. Condannato ai domiciliari presso il convento dei francescani conventuali, padre Giovanni intrattiene corrispondenza con la regina Caterina e scrive un trattato contro Enrico VIII e in difesa dell’unità della Chiesa cattolica. Tanto basta per convincere l’irritatissimo sovrano a far arrestare l’irriducibile frate. In tribunale gli fanno firmare un documento nel quale è compresa la sua apostasia. Accortosi dell’inganno, ritrae tutto, segnando così la sua condanna al rogo, eseguita presso Smithfield il 22 maggio 1538.
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Messaggero di Sant'Antonio