Elzeario di Sabra, santo, e Delfina di Digne, beata, sposi e francescani secolari (sec. XIII)

27 Settembre

Sangue nobile, quello che scorre nelle vene di Elzeario, nato ad Apt in Provenza intorno al 1285. Suo padre, Ermengao è conte di Ariano, in Irpinia, e sua madre, Laudana, è una de Roquemartine. Conseguenza di ciò, re Carlo II d’Angiò gli impone di sposare, nel 1299, a diciotto anni, Delfina di Digne. Forse i due sposi aspiravano ad altro, tant’è vero che decidono di vivere in castità. Erede del titolo di conte d’Ariano, Elzeario si trasferisce in Irpinia per prendere possesso della sua contea. Onesto e generoso, conquista le simpatie del popolo e l’apprezzamento del re di Napoli, Roberto d’Angiò. Quando nel 1312 papa Clemente VII è assediato a Roma dall’esercito dell’imperatore Enrico VII di Lussemburgo, Roberto d’Angiò nomina Elzeario comandante delle truppe inviate in soccorso del Pontefice e, in seguito, gli affida delicate missioni presso la corte di Francia. Tra la gente Elzeario è apprezzato come uomo di fede e di carità, specie nell’assistenza ai lebbrosi. Muore a Parigi il 27 settembre 1323. Come consacrato nell’Ordine francescano secolare, viene sepolto nella chiesa dei francescani di Apt. Le sue spoglie sono poi traslate nella cattedrale della città, dove sono tuttora venerate, assieme a quelle della sua casta sposa, la beata Delfina, che sopravvive a lungo al marito, impegnata come lui nelle opere di carità.
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Messaggero di Sant'Antonio