Antonio di Sant’Anna Galvão, sacerdote francescano (1739-1822), santo

23 Dicembre

Antônio Galvão de França era un immigrante portoghese in Brasile e capitano maggiore della città. Visse con i suoi fratelli in una casa grande e lussuosa, in quanto i suoi genitori godevano di prestigio sociale e d'influenza politica. Entrò nell'Ordine francescano, che aveva un convento a Taubaté, non lontano da Guaratinguetá. Terminati gli studi fu nominato predicatore, confessore dei laici e portinaio del convento, compito considerato molto importante per il contatto con le persone e l'apostolato che ne consegue. Nel 1769 fu designato confessore di un Recolhimento di pie donne, le Recolhidas de Santa Teresa, a San Paolo. Non si trattava di una Casa Religiosa, ma di una sorta di ritiro dove si riunivano ragazze pie per vivere come religiose, ma senza emettere i voti. Qui incontrò Helena Maria do Espírito Santo, religiosa dall'intensa vita di preghiera e dal grande spirito di penitenza, che affermava di aver visioni in cui Gesù le chiedeva di fondare un nuovo Recolhimento. Fra Galvão la aiutò e nel 1774 fu ufficialmente fondato il Recolhimento de Nossa Senhora da Conceiçao da Divina Providencia. In tempi in cui le medicine e la scienza medica non erano evolute come oggi, in molti si recavano da Fra Galvão per essere curati. In una di queste visite, ispirato da Dio, scrisse su un pezzo di carta una frase in latino dell'Ufficio di Nostra Signora: «Dopo il parto, o Vergine, sei rimasta intatta: Madre di Dio, intercedi per noi!». Arrotolò la carta come fosse una pillola e la diede a un giovane che stava per morire per coliche renali. I dolori cessarono immediatamente. Poi si recò da lui un signore a chiedere preghiere e una "medicina" per la moglie che stava soffrendo per le doglie del parto. Fra Galvão fece nuovamente la pillola e il bambino nacque in breve tempo. Da quel momento dovette insegnare ai fratelli del Recolhimento a confezionare le pillole e a darle alle persone che ne avevano bisogno, cosa che fanno ancora oggi. Morì il 23 dicembre 1822.
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Messaggero di Sant'Antonio