Andrea di Segni, religioso francescano (1240-1302), beato
01 Febbraio
Andrea dei Conti di Segni conta nell’albo di famiglia ben tre papi: Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII, passaporto per una brillante carriera, ecclesiastica o civile. Andrea, però, nato ad Anagni nel 1210, non se ne cura e, accantonati ambizioni, agi e onori, abbraccia la vita umile e povera dei frati minori come semplice fratello «laico» (non sacerdote) e va a vivere da eremita nel romitorio di Piglio, alle pendici del monte Scalambra, cima dei monti Ernici, tra Frosinone e Roma. I parenti non gradiscono la sua scelta. Lo stesso zio, Alessandro IV, lo va a trovare e gli propone il cappello cardinalizio, ma lui rifiuta. Ci proverà anche Bonifacio VIII, con identico risultato: nulla per frate Andrea vale la pace e la gioia del dialogo con Dio nel silenzio dell’eremo. Pur essendo umile fratello, Andrea è uomo intellettualmente molto dotato. Scrive un libro sulla Madonna, a suo tempo molto apprezzato e citato, ma del quale non rimane traccia. Modello perfetto di umiltà francescana e di pietà, muore nel 1302 accompagnato dalla fama di santo e di operatore di miracoli.