Il Santorale Francescano
La Parola di Dio è faccenda “da compagnia”. In compagnia della Chiesa, che ce l’ha trasmessa. In compagnia di tanti cristiani che, anche a proprio rischio, la leggono, la meditano e cercano di viverla. In compagnia di tanti santi: come sant’Antonio di Padova, che ad essa ha dedicato tutto se stesso, e la sua lingua, o come san Francesco, che se l’è trovata impressa nella carne! Come santa Chiara, che ne ha fatto la regola della vita sua e delle sue sorelle a S. Damiano. Come tanti santi francescani, frati, suore, laici: conoscerli ce li rende compagni di strada, giorno per giorno, possibilità concreta per noi di una vita vissuta per Dio e i fratelli. In una santità che trascina con sé tutto il “peso” della nostra carne, della nostra storia, dei nostri sogni e delle nostre fatiche. Come le belle illustrazioni di Luca Salvagno ci mostrano…
Agnese d’Assisi, clarissa (1212-1253), santa

Agnese di Assisi è sorella minore di Chiara e la prima della famiglia a seguirla, nel 1212, nel monastero di san Damiano, culla del Secondo Ordine, quello delle donne consacrate a Dio. La seguiranno un’altra sorella, Beatrice, e la stessa madre, Ortolana. Agnese ha solo quindici anni. La scelta di seguire le orme della sorella non è indolore. La famiglia si oppone in tutti i modi, ma poi deve arrendersi alla forza invincibile della Grazia. Agnese non resta a lungo a san Damiano. Inviata dalla sorella, si reca nel 1219 a Firenze, dove fonda, a Monticelli, il secondo convento delle Clarisse. Qui Agnese è superiora autorevole e piena di premure per le sue clarisse e di carità verso il prossimo, ma anche inflessibile con se stessa nel vivere i voti, soprattutto quello dell’assoluta povertà. Dopo una vita di penitenze (pane e acqua e un rude cilicio), finisce i suoi giorni nel 1253, a San Damiano, tre mesi dopo la sorella Chiara.