Mt 9,27-31

Vedere

Venerdì I Settimana di Avvento
Is 29,17-24 Sal 26 Mt 9,27-31
S. Nicola vescovo, memoria

Gli occhi dei ciechi vedranno”. La profezia del profeta Isaia si compie con l’arrivo del Messia e Gesù compie proprio questi gesti messianici. Gesti che richiedono la fede di coloro che saranno guariti. Gesù esaudisce il desiderio dei ciechi, Lui stesso entra nel loro desiderio: davanti alla fede il Signore non può tirarsi indietro!
I due uomini ciechi non chiedono esplicitamente la guarigione, ma chiedono pietà. La pietà è la compassione, è la richiesta di comprensione, solidarietà nella propria situazione di sofferenza fisica e morale.
Ricevere pietà è ricevere misericordia, è poter accedere alla vita eterna del regno di Dio. E il Signore soddisfa questo desiderio profondo, già ora in questa vita ci dona il segno per eccellenza della sua presenza compassionevole, ci riabilita come uomini e come donne nella pienezza della nostra umanità.

Signore, guariscici dalla cecità per poter vedere la tua presenza misericordiosa nella nostra vita.

Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1134]
La vera pietà, che, come dice l’Apostolo, è utile a tutto aveva riempito il cuore di Francesco, compenetrandolo così intimamente da sembrare che dominasse totalmente la personalità di quell’uomo di Dio. La pietà lo elevava a Dio per mezzo della devozione, lo trasformava in Cristo per mezzo della compassione, lo faceva ripiegare verso il prossimo per mezzo della condiscendenza e, riconciliandolo con tutte le creature, lo riportava allo stato di innocenza primitiva.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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