Mt 11,25-30

Ristoro nella verità

Ristoro nella verità

Lunedì II Settimana del Tempo di Pasqua
1Gv 1,5-2,2     Sal 102    Mt 11,25-30
Santa Caterina da Siena, Festa

Il Signore ci chiama a non aver paura della verità. “Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi” dice la prima lettura. La sfida è accogliere la verità di noi stessi, accogliere la nostra fragilità, la nostra povertà. È stupefacente il messaggio che ci lascia san Giovanni: se smettiamo di raccontarci bugie e diciamo le cose come stanno, riconoscendo che siamo fragili e il male abita anche nel nostro cuore, il Signore “è fedele e giusto tanto da perdonarci”. Quando ci riconosciamo nella verità, Gesù è lì per noi per prendere su di sé la nostra colpa e riportarci al Padre. “Venite a me voi che siete affaticati e oppressi”. Non ci chiama nel nostro essere forti o immacolati. Non è venuto a chiamare super-uomini, ma uomini veri, che si riconoscono creature bisognose del creatore; uomini che riconoscono di essere plasmati dalla polvere da un Dio che è tenero, buono. Insieme a Gesù possiamo prendere su di noi il peso della nostra umanità e trovare ristoro nella verità: siamo figli, fragili e colpevoli, ma perdonati con tenerezza e amati da sempre e per sempre dal Padre.

Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.

Dalle Ammonizioni [FF 177]
Dove è amore e sapienza, ivi non è timore né ignoranza.
Dove è pazienza e umiltà, ivi non è ira né turbamento.
Dove è povertà con letizia, ivi non è cupidigia né avarizia.
Dove è quiete e meditazione, ivi non è affanno né dissipazione.

Avatar photo
ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

Ancora nessun commento.

Lascia un commento

Registrati
Esegui Login
Messaggero di Sant'Antonio