Mc 7,1-13

Cosa mi convince?

Cosa mi convince?

Martedì IV Settimana del Tempo Ordinario
Gen 1,20-2,4   Sal 8   Mc 7,1-13

I farisei erano convinti che solo nell’obbedienza ai comandi potevano essere graditi a Dio. C’era un gesto rituale che veniva compiuto appena prima di prendere il cibo: si rilavavano le mani per ricordare che ciò che si stava per accogliere era sacro. Quest’atto dovevano compierlo secondo la legge tutti i sacerdoti prima del sacrificio. Si era poi esteso a tutte le famiglie, a tutte le persone che mangiavano, per ricordare che ciò che stava avvenendo in quella casa era un atto d’amore da parte di Dio verso il suo popolo. Dunque quel gesto del lavarsi le mani indicava positivamente la possibilità di ringraziare, di sentirsi in comunione con Dio e con la creazione. Nel tempo, senza rendersene conto, questo gesto ha cambiato il suo significato: se non faccio questo gesto perdo la comunione con Dio, e rendo impuro me stesso, il cibo, la realtà che mi sta attorno. È diventata una convinzione sterile, oppressiva, ma in qualche modo persuasiva di essere nel giusto e nel bene, eppure così lontana dal quel “e vide che era cosa buona” che Dio pronuncia. Forse anche noi oggi ci troviamo convinti di qualche atteggiamento nato in nome di un buon valore ma che, nel tempo, abbiamo deformato e irrigidito.

Facci la grazia, o Padre, di accogliere il tuo dono d’amore con libertà di mente e di cuore e di vivere con convinzione la comunione con te e i fratelli.

Dalla Vita Prima di Tommaso da Celano [FF 461]
E finalmente chiamava tutte le creature col nome di fratello e sorella, intuendone i segreti in modo mirabile e noto a nessun altro, perché aveva conquistato la libertà della gloria riservata ai figli di Dio. Ed ora in cielo ti loda con gli angeli, o Signore, colui che sulla terra ti predicava degno di infinito amore a tutte le creature.

 

Avatar photo
ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

Ancora nessun commento.

Lascia un commento

Registrati
Esegui Login
Messaggero di Sant'Antonio