Lc 19,45-48 

Amaro e dolce

Amaro e dolce

Venerdì XXXII Settimana del Tempo Ordinario
Ap 10,8-11        Sal 118      Lc 19,45-48

A partire dalla creazione, la Parola è lo strumento con cui Dio si fa conoscere e manifesta tutta la Sua potenza. È una Parola dolce e amara al tempo stesso! Dolce, perché annunzia il trionfo della Chiesa e della salvezza offerta gratuitamente; amara, perché ne annuncia pure le sofferenze e l’ostinazione di coloro che preferiscono il male. Tutti siamo chiamati a cibarci della Parola e la sua fecondità sta proprio nel lasciarsi mangiare, nel lasciarsi assimilare dai suoi amanti. Inghiottire il libro è comprenderne a fondo il suo significato per arrivare a rispondere alla vocazione personale e così evangelizzare nella nostra unicità. Non basta una conoscenza intellettuale della Sacra Scrittura: “convien divorarla e assimilarsene la sostanza così in quanto essa ha di consolante, di rallegrante, come in quanto essa ha di austero, di amaro alla carne. Solo così il servo di Dio potrà proclamare con verità e con forza i giudizi o le grazie di Dio, le sue minacce o le sue promesse. Convien che ne abbia sperimentato nel proprio cuore tutta l’amarezza e tutta la dolcezza” (Bonnet, pastore valdese). Gesù esprime questo dolce e amaro: l’amore e la pazienza, insieme all’ira espressa chiaramente verso l’ingiustizia per ciò che ama e per cui dà la vita. Ha sopportato tante insidie, perfino la croce, ma non la violazione verso la casa del Padre.

Signore Gesù, vogliamo imparare da te, mite e umile di cuore, a nutrirci sempre della Parola.

Dalla Leggenda Perugina [FF 1635]
“Dovunque i frati trovassero degli scritti con le parole e i nomi del Signore non dignitosamente conservati o giacenti dispersi in luoghi impropri, li raccogliessero e mettessero da parte, per onorare il Signore nelle parole da Lui pronunciate. Molte cose infatti sono santificate per mezzo della parola di Dio, e in virtù delle parole di Cristo viene attuato il sacramento dell’altare”.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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