Mt 9,9-13

Spinti dalla gioia

Spinti dalla gioia

Venerdì XIII Settimana Tempo Ordinario
Amos 8,4-6.9-12        Sal 118      Mt 9,9-13

“Gesù vide un uomo e gli disse seguimi… egli si alzò e lo seguì”. Ogni vocazione è la risposta all’incontro con il Signore. È Lui che ci cerca, ci guarda e ci fa un invito attraverso “una Parola” precisa che rivolge a noi, chiedendoci fiducia. Gesù poi ci fa conoscere, nel tempo, dentro il nostro serio e sincero cammino di discernimento, la pienezza della chiamata.
Il pasto che il Signore condivide a casa di Levi, con lui e i suoi amici, indica che Lui, come medico, accoglie e redime tutto ciò che fa la nostra vita, anche le situazioni più oscure, enigmatiche e le situazioni di peccato. È la sua misericordia che spinge chi è scelto a perdere tutta la propria vita, a rischiarla, a spendersi per la causa del Vangelo e trovare così la gioia piena.
La gioia del chiamato consiste nell’aver vissuto un incontro: se c’è stato realmente, questo spinge la persona al dono di sé, perché Dio è amore. Se si è conosciuto Dio come Amore, non si può far altro che lottare e vivere per essere come Lui. La gioia e la spinta ad amare sono perciò segni preziosi per il discernimento …
Così, guardando al mio cuore e alle mie azioni, mi posso domandare: sperimento davvero la gioia interiore per aver incontrato il volto del Signore, e con quali gesti di amore gli sto rispondendo?

Signore Gesù, donaci fedeltà e perseveranza, perché non ci capiti di cercare il tuo volto e la Tua Parola, e di non trovarli!

Dalle lettere di Santa Chiara alla Beata Agnese di Praga [FF 2875]
Memore del tuo proposito, come un’altra Rachele, tieni sempre davanti agli occhi il punto di partenza. I risultati raggiunti, conservali; ciò che fai, fallo bene; non arrestarti; ma anzi, con corso veloce e passo leggero, con piede sicuro, che neppure alla polvere permette di ritardarne l’andare, avanza confidente e lieta nella via della beatitudine che ti sei assicurata.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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