Gv 10,11-18

Francesco, buon pastore…

Francesco, buon pastore…

Persino prevedibilissimo che a san Francesco, camminatore sulle orme del Signore, prima o poi venisse riconosciuta una somiglianza anche al buon e bel pastore di Gv 10,11! «Siccome il nostro Signore Gesù Cristo dice nell’Evangelio: Io conosco le mie pecorelle ed elleno conoscono me, ecc.; così il beato padre santo Francesco, come buono pastore, tutti li meriti e le virtù delli suoi compagni, per divina rivelazione sapea, e così conoscea i loro difetti; per la qual cosa egli sapea a tutti provvedere d’ottimo rimedio, cioè umiliando li superbi, esaltando gli umili, vituperando li vizi e laudando le virtù, siccome si legge nelle mirabili rivelazioni le quali egli avea di quella sua famiglia primitiva» (Fior 31: FF 1865). Del resto, che questa fosse un’immagine fondamentale, è Francesco stesso ad affermarlo, citandola più volte (cf. Rnb 22,32: FF 61; 1Lf I,14: FF 178/3).

Ma la sua rilettura più responsabilizzante per noi è nella Ammonizione 6: La sequela del Signore: «Guardiamo con attenzione, fratelli tutti, il buon pastore, che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce. Le pecore del Signore l’hanno seguito nella tribolazione e nella persecuzione, nella vergogna e nella fame, nell’infermità e nella tentazione e in altre simili cose, e per questo hanno ricevuto dal Signore la vita eterna. Perciò è grande vergogna per noi, servi di Dio, che i santi hanno compiuto le opere, e noi vogliamo ricevere gloria e onore con il raccontarle e predicarle» (FF 155).

Acciocché fosse chiaro a tutti di che sequela si stia parlando…

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ARTICOLO DI: Fabio Scarsato

“Fra Fabio Scarsato – Originario di Brescia, frate minore conventuale, è appassionato di san Francesco e francescanesimo, che declina come stile di vita personale e come testimonianza agli altri. È passato attraverso esperienze caritativo-sociali con minori e giovani in difficoltà, esperienze parrocchiali e santuariali nella trentina Val di Non (Sanzeno e S. Romedio), di insegnamento della spiritualità francescana, condivisione di esercizi spirituali e ritiri, grest e campiscuola anche intereligiosi, esperienze di eremo e silenzio. Attualmente vive al Villaggio S. Antonio di Noventa Padovana, ed è direttore editoriale del Messaggero di S. Antonio, del Messaggero dei ragazzi e delle Edizioni Messaggero Padova.”

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