Mt 20,17-28

Alla scuola del Servo

Mercoledì II Settimana di Quaresima
Ger 18,18-20   Sal 30   Mt 20,17-28

Le parole che nel vangelo di oggi descrivono il modo umano di governare trovano la loro radice in kýrios e exousía, rispettivamente signore e autorità. Sono due termini che spesso troviamo riferiti a Gesù, ma proprio Lui – il Signore, Colui che ha autorità – è “venuto per servire e dare la sua vita in riscatto per molti”. I termini adeguati per definire l’agire di chi vuole seguire Gesù non sono pertanto né la signoria né l’autorità, ma piuttosto richiamano il servizio: quello umile del servo, ma anche quello umiliante dello schiavo.
Il nostro cuore, come quello dei discepoli, fatica a comprendere che è questa la vera via, l’unica che ci fa vivere già qui la comunione fra noi e con Dio, e che ci conduce davvero ad avere un posto nel Regno dei cieli.

Donaci, o Padre, la grazia di diventare servi gli uni degli altri.

Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1109]
[Diceva Francesco] «Nella  lode, il precipizio; nell’umile stato di suddito, il guadagno per l’anima. Come mai, allora, siamo più interessati al pericolo che al guadagno, dal momento che il tempo della vita ci è concesso per guadagnare?». Proprio per questo motivo Francesco, modello di umiltà, volle che i suoi frati si chiamassero Minori e che i prelati del suo Ordine avessero il nome di ministri.
In questo modo egli si serviva delle parole contenute nel Vangelo, che aveva promesso di osservare, mentre i suoi discepoli, dal loro stesso nome, apprendevano che erano venuti alla scuola di Cristo umile, per imparare l’umiltà.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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