Mc 1,21b-28

Autorità che libera

Martedì I settimana Tempo Ordinario
1Sam 1,9-20         1Sam 2,1.4-8        Mc 1,21b-28

Nel Vangelo di San Marco la venuta del Regno di Dio è accompagnata da segni straordinari. Quello di oggi, la liberazione di una persona posseduta dal demonio, è posto all’interno dell’insegnamento di Gesù.
La guarigione avviene tra lo stupore derivato dall’ascolto delle parole del Maestro e il timore/domanda di meraviglia che il gesto suscita, perché l’azione di Gesù non rimane anonima, la sua autorità – exousia – evoca il potere, la facoltà autorevole, la legittimità di colui che parla, distinguendolo dagli scribi.
Gesù non parla e agisce semplicemente come appartenente ad un gruppo sociale, ma le sue parole e le sue azioni mettono in discussione provocando un cambiamento. Sconfigge il male non più nel nome di Yhwh (come nella tradizione ebraica), ma in modo diretto; lo mette a tacere e non permette nessun compromesso o nessuna resistenza, perché il Regno di Dio, con la sua Incarnazione, è all’opera nella storia. Ascoltiamo con fiducia il Vangelo, lasciamoci ammaestrare e convertire perché sia sconfitto, messo a tacere l’eventuale male che ci separa dal Signore e dal Bene che è qui, nel Suo Regno in mezzo a noi!

Signore Gesù, parlaci, la nostra vita sia messa in discussione dalla tua Parola e sia posseduta solo da Te.

Dalla Leggenda Maggiore di san Bonaventura (FF 1179)
Diceva confidenzialmente a Cristo:  “All’ombra delle tue ali proteggimi dai malvagi che tramano la mia rovina”. E ai demoni: “Fate pure tutto quello che potete contro di me, o spiriti maligni e ingannatori! Voi non avete potere se non nella misura in cui la mano di Dio ve lo concede e perciò io me ne sto qui con tutta gioia, pronto a sopportare tutto quanto essa ha stabilito di farmi subire”. I demoni superbi non sopportavano simile forza d’animo e si ritiravano sconfitti.

Avatar photo
ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

Ancora nessun commento.

Lascia un commento

Registrati
Esegui Login
Messaggero di Sant'Antonio