Mc 2,23-28

Agire secondo il Suo cuore

Martedì II Settimana Tempo Ordinario
1Sam 16,1-13        Sal 88       Mc 2,23-28

Il re Davide, un uomo scelto tra i suoi fratelli come il più piccolo, l’uomo trovato da Dio con il cuore simile al Suo, che adempirà tutti i suoi doveri. Un uomo buono che sa guardare ai bisogni del suo popolo e andare oltre la rigidità della legge.
Trentanove sono le opere proibite nel giorno sacro del sabato, fra le quali anche quella del raccolta delle spighe, della mietitura. Rifacendosi al famoso caso di Davide, al quale è permesso non tanto di spigolare, ma addirittura di mangiare i 12 pani sacri dell’altare, Gesù mostra che ogni norma deve avere come criterio valido le concrete esigenze umane. È la festa ad essere fatta per l’uomo, il sabato è il giorno di Dio per l’uomo, è Lui che scende a fare festa con noi. La sua Incarnazione ci dice proprio che possiamo mangiare di Lui e con Lui, che possiamo accoglierlo perché si prende cura di noi! Abolire il sabato significa che è abolita la separazione tra noi e il Signore; questa separazione abolita di cui beneficiamo, questo gesto di misericordia, ci serva per comprendere quali barriere dettate dalle nostre leggi mettiamo in atto, quali difficoltà personali ci impediscono di avere lo stesso atteggiamento del Signore per poter vivere il Vangelo, andare incontro agli altri e far sì che possano nutrirsi del Suo Amore.

Signore, donaci il Tuo Spirito perché possiamo convertirci ed essere uomini e donne secondo il tuo cuore!

Dalle lettere di S. Chiara alla Beata Agnese di Praga [FF 2901]

Te veramente felice! Ti  è concesso  di  godere di questo sacro convito, per poter aderire  con  tutte  le fibre del  tuo cuore a Colui, la cui bellezza è l’ammirazione instancabile delle beate schiere del cielo. L’amore di lui rende felici, la contemplazione ristora, la benignità ricolma. La soavità di lui pervade tutta l’anima, il ricordo brilla dolce nella memoria.

 

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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