Gv 2,19-21

8 marzo 2015, IIIª domenica di quaresima, “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere. (…) Egli parlava del tempio del suo corpo” (Gv 2,19.21)

8 marzo 2015, IIIª domenica di quaresima, “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere. (…) Egli parlava del tempio del suo corpo” (Gv 2,19.21)

Il corpo. Oggi è tutto, mentre una volta più importante era l’anima e il corpo era il grande “dimenticato”. Oggi bisogna per forza essere belli forti sempre, sennò non si è. Gesù che ama tutta la nostra vita, corpo e anima, che ha ricevuto il corpo da Maria, è l’unico che può donarlo, che può addirittura permettere venga distrutto dalla cattiveria degli uomini, avendo la certezza di riprenderlo di nuovo, per non perderlo più. E perché non ci facciamo idolo alcuno – del corpo … come se fosse nostro, delle belle costruzioni … fossero anche luoghi di culto! – Gesù dichiara vero “tempio” il suo corpo, la sua persona. Uccisi barbaramente dall’isis, nei giorni scorsi, i cristiani copti pregavano “Gesù aiutaci”. In Gesù morto e risorto sono stati associati, corpo e anima, a Lui, alla sua vittoria. Al corpo di Gesù che ci strappa da ogni perdita, aggrappiamoci anche noi: al suo cuore, alla sua vita tutta quanta fidandoci di Lui e ponendo sotto la sua custodia tutto di noi. E sarà per l’eternità.

Avatar photo
ARTICOLO DI: Giovanni Voltan

“Ministro Provinciale della Provincia Italiana Sant'Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali. Prima di esserlo, formatore in vari conventi della Provincia. Licenziato in teologia e studi francescani, appassionato, nei tempi liberi, di cammino, di fotografia amatoriale, di seguire le sorti di Padova ed Inter.”

Ancora nessun commento.

Lascia un commento

Registrati
Esegui Login
Messaggero di Sant'Antonio