“affinché siano santificati nell’unità…”

“affinché siano santificati nell’unità…”

In questa Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani può essere utile rammentare due frammenti degli scritti di Francesco d’Assisi.

Egli certamente non era alieno alle tensioni che laceravano il tessuto sociale e religioso della Chiesa del suo tempo (gruppi settari, sconfinamenti dell’eresia…), tuttavia volle sempre collocarsi in dialogo obbediente con quella Chiesa che riteneva madre. Non traspaiono richiami – nei suoi testi – dell’unica profonda lacerazione già vissuta nel XI secolo, quella del grande scisma tra la Chiesa d’Oriente e quella d’Occidente (1054)…; eppure non mancano tracce della sua passione per la pace, la riconciliazione, per l’unità, non solo tra i fratelli della sua esperienza religiosa, ma anche tra i credenti in genere.

E’ sempre il dato scritturistico-evangelico a guidare la sua riflessione e preghiera, adattato e “riscritto” col cuore come dimostra questo frammento dalla Lettera ai Fedeli (seconda redazione), FF 201:

Oh, come è glorioso e santo e grande avere nei cieli un Padre! Oh, come è santo, consolante, bello e ammirabile avere un tale Sposo! Oh, come è santo, come è delizioso, piacevole, umile, pacifico, dolce e amabile e sopra ogni cosa desiderabile avere un tale fratello e figlio, il quale offrì la sua vita per le sue pecore [cf. Gv 10,15] e pregò il Padre per noi, dicendo:

«Padre santo, custodisci nel tuo nome quelli che mi hai dato. [Gv 17,11] Padre, tutti coloro che mi hai dato nel mondo erano tuoi e tu li hai dati a me. [Gv 17,6] E le parole che tu desti a me, io le ho date a loro; ed essi le hanno accolte e veramente hanno riconosciuto che io sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. [Gv 17,8] Io prego per loro e non per il mondo. [Gv 17,9] Benedicili e santificali. E per loro io santifico me stesso, [Gv 17,19.11] affinché siano santificati nell’unità come lo siamo anche noi. [Gv 17,24] E voglio, o Padre, che dove sono io, anch’essi siano  con me, affinché vedano la mia gloria nel tuo regno». [Mt 20,21]

Ritorna poi lo stupore di Francesco per il tema dell’unità, intesa come dono da mutuare da Dio stesso che la vive nella sua particolare dimensione unitaria-trinitaria, anche nella bella preghiera tratta dalla Lettera a tutto l’Ordine, FF 233:

Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio,
concedi a noi miseri di fare, per tuo amore,
ciò che sappiamo che tu vuoi,
e di volere sempre ciò che a te piace,
affinché , interiormente purificati,
interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo,
possiamo seguire le orme del tuo Figlio diletto,
il Signore nostro Gesù Cristo,
e con l’aiuto della tua sola grazia giungere a te, o Altissimo,
che nella Trinità perfetta e nell’Unità semplice
vivi e regni e sei glorificato,
Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli. Amen.

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ARTICOLO DI: Andrea Vaona

“fr. Andrea Vaona - francescano conventuale, contento di essere frate. Nato sul limitare della laguna veneta, vive in città con il cuore in montagna, ma volentieri trascina il cuore a valle per il servizio ministeriale-pastorale in Basilica del Santo a Padova e con l'OFS regionale del Veneto. Scrive (poco) e legge (molto). Quasi nativo-digitale, ha uno spazio web: frateandrea.blogspot.com per condividere qualche bit e idea.”

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