Lc 16,9-15

Dio senza prezzo (Lc 16, 9-15)

Dio senza prezzo (Lc 16, 9-15)

Dio è fuori mercato. Senza prezzo. Inutile tentare di comprarlo. I beni, qualsiasi bene, ce l’ha già dato lui, in anticipo. Attaccarsi a questi pone in una situazione imbarazzante, da miserevoli, che più accumulano più si confermano poveri. Più onnipotenza cercano, più si proclamano inani.

Incompatibile perciò servire insieme Dio e Mammona. Sono due vite, due spiritualità diverse, di qualità incommensurabile. L’una ripiegata a inseguire una sicurezza mortalmente minata e minacciata all’origine dalla paura; l’altra tutta tesa a tessere relazioni donando quanto gratuitamente ricevuto, con la sempre più sperimentata e confermata certezza di aver avuto solo ciò che effettivamente si ha donato, condiviso, fatto circolare, creando bene e valore per tutti.

Francesco ha colto quest’ultima logica. Per questo si è potuto tranquillamente denudare davanti a suo padre, riconsegnandogli figliolanza e vestiti, certo di una paternità più grande, previa e gratuita, libera dai ricatti del sangue e del denaro.

Lezione infinita, che libera al solo assistervi, perché infrange la pretenziosa illusione della sudditanza alle cose, non più sorelle da coinvolgere in modo creativo e servizievole, ma schiave mute delle nostre paranoiche paure.

Dio non porta il prezzo imposto dalle nostre paranoie. Per questo ci libera. Per ricchezze più interessanti e inattese. Per crescere e arricchirsi davvero.

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ARTICOLO DI: Paolo Floretta

“Fra Paolo Floretta è francescano conventuale. Laureato in filosofia e psicologia, è specializzato in psicoterapia. Ha lavorato al Messaggero di sant’Antonio, seguendo per alcuni anni lo sviluppo del web e il suo uso in chiave pastorle. Ha insegnato presso la Facoltà Teologica del Triveneto e si occupa di formazione e accompagnamento psicoterapeutico. Sta concludendo la specializzazione in teologia spirituale. Con don Marco Sanavio ha pubblicato Webpastore.it (EMP 2010).”

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